LA CASA DI DIO Fino dal 1097 la nostra città, prima in Italia, ebbe un ospitale per i trovatelli. Presso il Pio Istituto si conserva ancora un atto notarile steso su pergamena e rogato dal notaio Bello fu Torneo Pelattiero, dal quale risulta che in data 31 dicembre 1097 Zanne fu Sampietro governatore della Casa di Dio dava in affitto a certo Piero Strato di Cadoneghe un molino detto della Crosara al Ponte Molino in Padova. Questa è una prova che il Pio Ospedale esisteva fin da quell'epoca. A quel tempo la chiesa e gran parte dei locali di ricovero erano di legno, che con l'usto non solo divennero insensibili, ma insufficienti ad accogliere gli abbandonati. Nel 1271 i Reggitori del Comune anche impressionati pei numerosi neonati che spesso si rinvenivano annegati nei canali, decise di erigere un locale più confacente allo scopo. Questo fu edificato nella contrade che poi fu chiamata Casa di Dio Vecchia, ora Via S. Sofia, e fu colà che scavando le fondamenta venne trovata la tomba così detta d'Antenore della quale abbiamo già parlato. Resosi insufficiente anche quel locale l'Istituto venne nel 1.784 traslocato nel soppresso convento di S. Giovanni di Verdura, nella via dello stesso nome. Quando nella prima metà del secolo scorso, il Governo austriaco concesse questo locale ai Padri Gesuiti, il Pio Luogo degli Esposti venne trasferito in contrade Ognissanti dove attualmente si trova
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